Disturbo Oppositivo Provocatorio nei bambini: segnali, diagnosi e strategie per i genitori
- Debora Blanco
- 23 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 13 set
⚡ Cos’è il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP)?
Il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) è un disturbo del comportamento che si manifesta con atteggiamenti di sfida, disobbedienza e irritabilità persistenti verso figure adulte o autorità.
Non si tratta di semplice “capriccio”, ma di un insieme di comportamenti che creano difficoltà nella vita familiare, scolastica e sociale del bambino.
🔎 Quali sono i segnali da osservare?
I comportamenti tipici del DOP devono essere frequenti e ripetuti nel tempo. Alcuni segnali sono:
• litiga spesso con adulti o figure autoritarie,
• rifiuta di rispettare regole o richieste,
• provoca deliberatamente gli altri,
• attribuisce agli altri la colpa dei propri errori,
• è facilmente irritabile o perde la calma,
• manifesta rancore o atteggiamenti vendicativi.
Questi comportamenti devono presentarsi da almeno 6 mesi e in diversi contesti (casa, scuola, attività sportive) per essere considerati significativi.
🧠 Come si diagnostica il DOP?
La diagnosi viene effettuata da psicologi o neuropsichiatri infantili, attraverso:
• colloqui clinici con i genitori,
• osservazione del bambino,
• questionari e scale comportamentali,
• confronto con insegnanti ed educatori.
È importante distinguere il DOP da comportamenti oppositivi “normali” legati all’età (es. i “no” tipici dei 2–3 anni o le ribellioni dell’adolescenza).
🧩 Come si affronta il Disturbo Oppositivo Provocatorio?
Il trattamento non punta a “cambiare” il bambino, ma a insegnare strategie di gestione e autoregolazione. Gli interventi più efficaci includono:
• Parent Training: percorsi per i genitori per imparare a gestire conflitti, regole e rinforzi positivi,
• Interventi psicoeducativi individuali: per aiutare il bambino a riconoscere e regolare le proprie emozioni,
• Supporto psicologico alla famiglia: per ridurre lo stress e migliorare la comunicazione,
• Collaborazione scuola-famiglia: stabilire regole chiare e condivise tra adulti di riferimento,
• Terapie di gruppo: in alcuni casi utili per allenare abilità sociali.
👩⚕️ Il mio approccio come psicologa
Con i bambini e le famiglie che presentano difficoltà oppositive e comportamentali, offro:
• valutazioni psicologiche e osservazioni cliniche,
• percorsi di parent training mirati,
• interventi individuali per bambini con difficoltà emotive e comportamentali,
• collaborazione con insegnanti ed educatori per strategie comuni e coerenti.
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Se tuo figlio manifesta comportamenti oppositivi che ti preoccupano e interferiscono con la vita familiare o scolastica, possiamo costruire insieme un percorso su misura per aiutarlo a crescere in un clima più sereno.