top of page

Difficoltà relazionali nei bambini: quando preoccuparsi e come aiutare

  • Debora Blanco
  • 30 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 13 set

👧 Ogni genitore sogna un figlio che riesca a fare amicizia facilmente, divertirsi al parco e sentirsi accolto dagli altri.

Ma cosa succede quando un bambino fa fatica a legare con i coetanei, si isola o litiga spesso? Queste situazioni, se diventano frequenti, possono indicare delle difficoltà relazionali.


🔎 Quali segnali osservare


Le difficoltà relazionali possono manifestarsi in tanti modi diversi:

• il bambino tende a stare sempre da solo,

• non riesce a inserirsi nei giochi di gruppo,

• litiga spesso con i compagni o i fratelli,

• fatica a condividere, aspettare il turno o rispettare regole,

• appare ansioso o bloccato in contesti sociali.


A volte questi comportamenti passano inosservati perché vengono attribuiti a timidezza o “cattivo carattere”. Ma se si ripetono nel tempo e limitano la vita sociale, è importante fermarsi a riflettere.



🧠 Perché accadono?


Le difficoltà relazionali possono avere diverse origini:

temperamento personale (bambini più riservati o impulsivi),

difficoltà di linguaggio e comunicazione,

• esperienze negative (esclusione, bullismo),

• condizioni del neurosviluppo come ADHD o autismo,

contesti educativi poco stimolanti o conflittuali.


Non c’è una sola causa: ogni bambino ha la sua storia e le sue necessità.



💡 Cosa possono fare i genitori?


Osservare senza giudicare: capire che non si tratta di “cattiva volontà”.

• Offrire occasioni di socialità graduali, in piccoli gruppi o con un compagno alla volta.

• Insegnare con l’esempio come relazionarsi in modo positivo: i bambini imparano molto osservando come gli adulti si relazionano.

Collaborare con scuola ed educatori, condividendo strategie comuni.

• Chiedere supporto professionale se le difficoltà persistono.



👩‍⚕️ Il mio approccio


Nel mio lavoro con bambini e famiglie aiuto a:

riconoscere precocemente le difficoltà relazionali,

• sviluppare abilità sociali ed emotive con attività pratiche,

• accompagnare i genitori con percorsi di parent training,

• collaborare con scuole ed educatori per creare un ambiente inclusivo.



🟢 Quando chiedere aiuto?


Se tuo figlio tende a isolarsi, soffre le relazioni sociali o litiga spesso con i coetanei, parlarne con uno specialista dell'età evolutiva può essere il primo passo per aiutarlo a crescere più sereno.


📍 Ricevo a Comiso (RG) e collaboro con famiglie della provincia di Ragusa.

 
 

Post recenti

Mostra tutti

Debora Blanco

Psicologa Clinica a Comiso, Ragusa

debora_blanco@live.it

 

Contatto:

Tel: +39 331 590 1240

Lun - Ven: 10.00 - 20.00​​

  • Linkedin

© 2025 Debora Blanco Psicologa - Iscritta all'albo n. 11988- Sez. A della Regione Sicilia

bottom of page